Nel mondo della biofarmaceutica, il processo di sviluppo di un farmaco fino alla sua somministrazione al paziente è molto lungo. Non si tratta solo di ricercare e trovare il giusto principio attivo, la molecola o l'agente terapeutico, ma anche la forma in cui viene somministrato.

È qui che entra in gioco Bulgarelli. "Direi che il mio lavoro consiste nell'aiutare i nostri clienti a produrre farmaci salvavita", afferma.

Un lavoro che si basa sulla responsabilità e sulla fiducia

Bulgarelli assicura che i farmaci possano essere prodotti in modo asettico e affidabile presso lo stabilimento del cliente. Bulgarelli vanta oltre 25 anni di esperienza nel riempimento/finitura di prodotti farmaceutici, a vantaggio dei clienti di Exyte. In qualità di Subject Matter Expert, è il loro primo punto di contatto quando si tratta di pianificare un nuovo impianto.

È un lavoro che comporta un'incredibile quantità di responsabilità. I farmaci devono essere consegnati ai pazienti senza intoppi. "La fiducia è il fattore più importante. Le persone si aspettano e confidano che un farmaco o una medicina somministrati siano sicuri ed efficaci".

Ecco perché Exyte non è solo il datore di lavoro giusto per Bulgarelli, ma anche il partner preferito dalle aziende farmaceutiche. "Exyte ha una reputazione impeccabile come azienda globale. E questo è importante: perché in ogni Paese ci sono normative diverse di cui bisogna essere consapevoli quando si tratta di industria farmaceutica. Fortunatamente, Exyte ha una grande esperienza e questo è molto importante quando si tratta di costruire e sviluppare nuove strutture".

La sua visione: una produzione completa "a luci spente".

E c'è un altro vantaggio di Exyte per Bulgarelli: le diverse aree di business. "Exyte non costruisce solo impianti farmaceutici, ma anche fabbriche di semiconduttori. Possiamo imparare molto dai loro processi automatizzati per l'industria farmaceutica". Questo può rendere i processi "ancora più efficaci, efficienti dal punto di vista dei costi e sicuri", afferma Bulgarelli.

"Un giorno la vera produzione 'a luci spente' sarà la norma, completamente affidata ai robot e all'automazione. Camere bianche in cui l'uomo non dovrà più entrare. Ciò consentirà di creare processi più snelli. Inoltre, sarà più facile che i farmaci prodotti in queste strutture siano completamente sterili e sicuri, poiché non sarà necessaria alcuna interazione umana", afferma Bulgarelli.